Mississippi is my Africa
Scordiamoci degli artisti che lavorano rinchiusi nei loro atelier. Dimentichiamo cavalletto, tavolozza, tela e l’odore di trementina. Theaster Gates, nato nel 1973, lavora in mezzo alla gente, per le strade di Chicago, nelle case disabitate e nei grandi magazzini dismessi. Come re Mida, tutto ciò che quest’artista tocca diventa prezioso. L’artista trasforma palazzoni disabitati in teatri, atelier, biblioteche e ristoranti che si animano di persone, artisti e non. Con scarti trovati in giro costruisce opere d’arte che parlano dei ghetti neri, della segregazione razziale e delle lotte che ne hanno determinato la fine. Vendendo le sue opere d’arte, ricava il denaro per la riqualificazione urbana di interi quartieri degradati. È quello che lui chiama “sistema ecologico circolare”, un modo ingegnoso per realizzare il suo sogno: trasformare il mondo con l’arte!
Mississippi is my Africa
Scordiamoci degli artisti che lavorano rinchiusi nei loro atelier. Dimentichiamo cavalletto, tavolozza, tela e l’odore di trementina. Theaster Gates, nato nel 1973, lavora in mezzo alla gente, per le strade di Chicago, nelle case disabitate e nei grandi magazzini dismessi. Come re Mida, tutto ciò che quest’artista tocca diventa prezioso. L’artista trasforma palazzoni disabitati in teatri, atelier, biblioteche e ristoranti che si animano di persone, artisti e non. Con scarti trovati in giro costruisce opere d’arte che parlano dei ghetti neri, della segregazione razziale e delle lotte che ne hanno determinato la fine. Vendendo le sue opere d’arte, ricava il denaro per la riqualificazione urbana di interi quartieri degradati. È quello che lui chiama “sistema ecologico circolare”, un modo ingegnoso per realizzare il suo sogno: trasformare il mondo con l’arte!