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>Opalka 1965 / 1 - ∞

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Verso l'infinito e oltre

Nel 1965 a Varsavia, in un giorno primaverile, Roman Opalka inizia a dipingere ossessivamente i numeri in ordine crescente partendo dall’uno. Comincia così il grande progetto che lo impegnerà tutta la vita: “Opalka 1965/ 1-∞”. Roman Opalka non sceglie di dipingere figure, paesaggi o segni astratti. Lui dipinge il tempo. Quei numeri corrispondono infatti ad ogni secondo della sua vita spesa in nome dell’arte. Secondo Roman Opalka, dopo l’Impressionismo, la pittura figurativa è morta, non ha più senso. Per questo decide di celebrare la fine della pittura con la pittura stessa, dipingendo un unico enorme quadro fino al giorno della sua morte nel 2011.


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Verso l'infinito e oltre

Nel 1965 a Varsavia, in un giorno primaverile, Roman Opalka inizia a dipingere ossessivamente i numeri in ordine crescente partendo dall’uno. Comincia così il grande progetto che lo impegnerà tutta la vita: “Opalka 1965/ 1-∞”. Roman Opalka non sceglie di dipingere figure, paesaggi o segni astratti. Lui dipinge il tempo. Quei numeri corrispondono infatti ad ogni secondo della sua vita spesa in nome dell’arte. Secondo Roman Opalka, dopo l’Impressionismo, la pittura figurativa è morta, non ha più senso. Per questo decide di celebrare la fine della pittura con la pittura stessa, dipingendo un unico enorme quadro fino al giorno della sua morte nel 2011.


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