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L'installazione "Byars is elephant" – che James Lee Byars ha definito il suo autoritratto – nasce negli ultimissimi anni della sua vita trascorsi in Egitto all’ombra delle piramidi. La stanza solenne è avvolta in uno scintillante tessuto di lamè dorato. Dentro un ambiente simile ci aspetteremmo di ammirare un oggetto prezioso. Byars, invece, colloca al centro della stanza un alto piedistallo su cui giace un’enorme sfera fatta di peli di cammello intrecciati. Quel groppo diventa un misterioso oggetto di venerazione, che simboleggia un problema di intricatissima soluzione. Simboleggia la nostra vita, che amiamo sopra ogni cosa, nonostante le complicazioni a cui ci mette di fronte.