Chi ha paura di morire?
Damien Hirst è nato a Bristol il 7 giugno del 1965 ed è cresciuto a Leeds con la madre; si trasferisce a Londra nel 1986, dove riesce a iscriversi nel Goldsmiths College, laureandosi tre anni dopo. Ancora studente, nel 1988, Damien Hirst cura la mostra collettiva all'Hospital Club, chiamata Freeze; qui espone diversi pezzi e opere di suoi sconosciuti compagni di studi, riscuotendo un sorprendente successo che la stampa interpreta come il punto di partenza per i giovani artisti britannici. Famoso per le sue opere provocatorie, Damien Hirst compone collage di farfalle, mette bestie in formaldeide, tempesta di diamanti un teschio, e con la serie Pharmacy mette in vetrina delle medicine, diventando la figura più controversa dell'arte contemporanea. Attraverso le sue installazioni, sembra volerci mostrare i diversi aspetti della morte, staccandola dall'alone di paura e dolore che spesso la caratterizza e mostrandola come un aspetto normale della vita. Le sue opere sono state oggetto di numerose mostre. Nel 2017 Palazzo Grassi e Punta della Dogana hanno ospitato una mostra gigantesca di suoi lavori, intitolata Treasures from the Wreck of the Unbelievable, in cui realtà e finzione si fondevano in un incredibile racconto d'arte.
Chi ha paura di morire?
Damien Hirst è nato a Bristol il 7 giugno del 1965 ed è cresciuto a Leeds con la madre; si trasferisce a Londra nel 1986, dove riesce a iscriversi nel Goldsmiths College, laureandosi tre anni dopo. Ancora studente, nel 1988, Damien Hirst cura la mostra collettiva all'Hospital Club, chiamata Freeze; qui espone diversi pezzi e opere di suoi sconosciuti compagni di studi, riscuotendo un sorprendente successo che la stampa interpreta come il punto di partenza per i giovani artisti britannici. Famoso per le sue opere provocatorie, Damien Hirst compone collage di farfalle, mette bestie in formaldeide, tempesta di diamanti un teschio, e con la serie Pharmacy mette in vetrina delle medicine, diventando la figura più controversa dell'arte contemporanea. Attraverso le sue installazioni, sembra volerci mostrare i diversi aspetti della morte, staccandola dall'alone di paura e dolore che spesso la caratterizza e mostrandola come un aspetto normale della vita. Le sue opere sono state oggetto di numerose mostre. Nel 2017 Palazzo Grassi e Punta della Dogana hanno ospitato una mostra gigantesca di suoi lavori, intitolata Treasures from the Wreck of the Unbelievable, in cui realtà e finzione si fondevano in un incredibile racconto d'arte.