Fin dal Medioevo il teschio
ha sempre rappresentato un avvertimento spaventoso. Presente nei dipinti di nature
morte, ai piedi della croce nella pittura sacra o nelle scene di vita
quotidiana dei pittori del Seicento, il teschio ricorda la fragilità
dell’esistenza umana e fa riflettere sull’uomo e sul suo destino. Con il teschio si critica la
Vanitas,
cioè le cose superflue della vita, inutili e viziose. Come abiti,
gioielli,
borse, foulard e tatuaggi? Proprio così. Ma incredibilmente oggi il
teschio
pullula proprio su questi oggetti. Ricordando la morte, il teschio è
simbolo
delle tenebre, per questo motivo i giovani punk, gothic e dark lo fanno
loro
negli anni '80. Da questo momento diventa una presenza fissa nel mondo
della moda; lo stilista Alexander McQueen addirittura crea abiti
trasgressivi
tempestati di crani umani. Anche gli artisti fanno la loro parte. Dal
teschio formato da sette corpi femminili nudi del pittore Salvador Dalì a
quello
tempestato di diamanti di Damien Hirst; dagli “skulls & crossbones”
tatuati sui bicipiti dei bikers alle calaveras messicane, colorate e
floreali, che ornano i corpi degli hipster. Teschiofili di tutto il
mondo unitevi!
Fin dal Medioevo il teschio ha sempre rappresentato un avvertimento spaventoso. Presente nei dipinti di nature morte, ai piedi della croce nella pittura sacra o nelle scene di vita quotidiana dei pittori del Seicento, il teschio ricorda la fragilità dell’esistenza umana e fa riflettere sull’uomo e sul suo destino. Con il teschio si critica la Vanitas, cioè le cose... continua...