Urs Fischer nasce a Zurigo, in Svizzera, il 2 maggio del 1973. Attualmente vive e lavora a Londra e New York ed è uno degli artisti e fotografi svizzeri contemporanei di maggior successo. Inizia la sua carriera studiando fotografia e design a Zurigo per poi trasferirsi ad Amsterdam all’età di diciannove anni, nel 1993; nel 1996 presenta per la prima volta le sue opere al pubblico. Nei successivi anni viaggia e si sposta di città in città, per poi stabilirsi definitivamente a New York dove collabora con altri artisti contemporanei, come Rudolf Stingel. Le sue mostre sono caratterizzate da varie opere di diversa natura e grandezza: dai collage, ai disegni fino ad istallazioni parietali a grandezza naturale. Le sue creazioni hanno la particolarità di spaziare campi e ambiti del tutto diversi (come l’editoria, il design, la scultura, la fotografia e la pittura) ma soprattutto di essere composte da materiali del tutto inusuali e inaspettati, per la cui lavorazione è necessaria una grandissima abilità tecnica e manualità. Celebri sono le sue “sculture candela “, opere composte per la maggior parte da cera e che durante le mostre vengono accese come vere e proprie candele: sono quindi destinate a sciogliersi man mano, rendendo l’opera continuamente diversa agli occhi dello spettatore.
Urs Fischer nasce a Zurigo, in Svizzera, il 2 maggio del 1973. Attualmente vive e lavora a Londra e New York ed è uno degli artisti e fotografi svizzeri contemporanei di maggior successo. Inizia la sua carriera studiando fotografia e design a Zurigo per poi trasferirsi ad Amsterdam all’età di diciannove anni, nel 1993; nel 1996 presenta per la prima volta le sue opere al pubblico. Nei successivi anni viaggia e si sposta di città in città, per poi stabilirsi definitivamente a New York dove collabora con altri artisti contemporanei, come Rudolf Stingel. Le sue mostre sono caratterizzate da varie opere di diversa natura e grandezza: dai collage, ai disegni fino ad istallazioni parietali a grandezza naturale. Le sue creazioni hanno la particolarità di spaziare campi e ambiti del tutto diversi (come l’editoria, il design, la scultura, la fotografia e la pittura) ma soprattutto di essere composte da materiali del tutto inusuali e inaspettati, per la cui lavorazione è necessaria una grandissima abilità tecnica e manualità. Celebri sono le sue “sculture candela “, opere composte per la maggior parte da cera e che durante le mostre vengono accese come vere e proprie candele: sono quindi destinate a sciogliersi man mano, rendendo l’opera continuamente diversa agli occhi dello spettatore.