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Robert Irwin è un artista californiano nato nel 1928. Inizialmente realizza dipinti minimalisti, cioè tele in cui compaiono delle semplici linee orizzontali. Presto si rende conto che quel tipo di arte per lui è un limite: la superficie piana non gli basta. Passa così alla terza dimensione. Realizza veri e propri ambienti minimali che spesso non hanno niente a che fare con l’architettura in cui sono inseriti e che sono fatti di elementi essenziali come lo spazio, la luce, il suono, il tempo e il vuoto. Le sue opere tendono a creare situazioni in cui i nostri sensi si attivano in maniera pura, assoluta, primaria: davanti a esse dobbiamo concentrarci per guardare e ascoltare. Una delle sue opere più importanti è un ambiente totalmente buio e insonorizzato in cui il visitatore percepisce – al confine tra fisicità e spiritualità – in modo molto amplificato il battito del cuore e il  respiro. Da buon artista minimal, Irwin usa spesso il tubo al neon, un materiale che gli permette di controllare perfettamente l’intensità della luce e di dare vita a un sistema percettivo autosufficiente.


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Robert Irwin è un artista californiano nato nel 1928. Inizialmente realizza dipinti minimalisti, cioè tele in cui compaiono delle semplici linee orizzontali. Presto si rende conto che quel tipo di arte per lui è un limite: la superficie piana non gli basta. Passa così alla terza dimensione. Realizza veri e propri ambienti minimali che spesso non hanno niente a che fare con l’architettura in cui sono inseriti e che sono fatti di elementi essenziali come lo spazio, la luce, il suono, il tempo e il vuoto. Le sue opere tendono a creare situazioni in cui i nostri sensi si attivano in maniera pura, assoluta, primaria: davanti a esse dobbiamo concentrarci per guardare e ascoltare. Una delle sue opere più importanti è un ambiente totalmente buio e insonorizzato in cui il visitatore percepisce – al confine tra fisicità e spiritualità – in modo molto amplificato il battito del cuore e il  respiro. Da buon artista minimal, Irwin usa spesso il tubo al neon, un materiale che gli permette di controllare perfettamente l’intensità della luce e di dare vita a un sistema percettivo autosufficiente.


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