La parola giapponese Mono-ha vuol dire “Scuola delle cose”. Mono-ha è il nome che è stato assegnato a quel gruppo di artisti che frequentano l’Università di Arte di Tokyo alla fine degli anni '60. Come il movimento artistico Arte Povera in Italia, nato qualche anno prima, anche gli artisti Mono-ha realizzano sculture e installazioni usando materiali come pietra, sabbia, corde, legno, cotone, vetro e metallo. Per osservare un’opera Mono-ha c’è bisogno di pazienza e riflessione, in perfetto stile giapponese. Osservare questi lavori vuol dire riflettere sul rapporto tra arte e natura, materia e spazio; significa pensare alle trasformazione, alla mutevolezza delle cose, in una sola parola alla vita.
La parola giapponese Mono-ha vuol dire “Scuola delle cose”. Mono-ha è il nome che è stato assegnato a quel gruppo di artisti che frequentano l’Università di Arte di Tokyo alla fine degli anni '60. Come il movimento artistico Arte Povera in Italia, nato qualche anno prima, anche gli artisti Mono-ha realizzano sculture e installazioni usando materiali come pietra, sabbia, corde,... continua...