Felix Gonzalez-Torres nasce a Cuba nel 1957. La sua biografia è molto importante. Ogni opera ci racconta un pezzettino della sua vita: di quando ha lasciato Cuba e si è rifugiato negli Stati Uniti, della sua relazione con il compagno Ross e soprattutto della sua malattia, l’AIDS, che lo porterà alla morte a 39 anni. Per raccontare tutti questi eventi, Felix Gonzalez-Torres ha usato oggetti anonimi, come le carte delle caramelle o una tenda di perline, dietro i quali sono nascosti temi drammatici come le ingiustizie sociali, le diseguaglianze economiche, l’omofobia, la malattia e la morte. Felix Gonzalez-Torres ci parla di tutto questo con delicatezza e bellezza: le sue opere non aggrediscono l’occhio né i sentimenti, ma trasformano gli oggetti più banali in strumenti di poesia.
Felix Gonzalez-Torres nasce a Cuba nel 1957. La sua biografia è molto importante. Ogni opera ci racconta un pezzettino della sua vita: di quando ha lasciato Cuba e si è rifugiato negli Stati Uniti, della sua relazione con il compagno Ross e soprattutto della sua malattia, l’AIDS, che lo porterà alla morte a 39 anni. Per raccontare tutti questi eventi, Felix Gonzalez-Torres ha usato oggetti anonimi, come le carte delle caramelle o una tenda di perline, dietro i quali sono nascosti temi drammatici come le ingiustizie sociali, le diseguaglianze economiche, l’omofobia, la malattia e la morte. Felix Gonzalez-Torres ci parla di tutto questo con delicatezza e bellezza: le sue opere non aggrediscono l’occhio né i sentimenti, ma trasformano gli oggetti più banali in strumenti di poesia.