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Arte Povera

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Arte Povera è bellezza dei materiali naturali, è forza di gravità, è vita, è tensione fisica, è reazione chimica, è energia mentale. Arte povera è un movimento artistico italiano degli anni ‘60, i cui artisti usano materiali “poveri”, cioè pietre, legno o carta, uniti ad altri industriali come vetro, specchio e acciaio. Questi materiali non sono assemblati per rappresentare qualcosa, ma vengono presentati dagli artisti così come sono. Cosa vogliono dirci? Gli artisti del movimento Arte Povera vogliono mostrarci le relazioni tra le cose e lo spazio che occupano. Siamo negli anni sessanta, un periodo di protesta e di ribellione durante il quale, nel mondo dell’arte e non solo, si cerca di fare qualcosa di totalmente rivoluzionario. Stufi di un’arte che urla messaggi politici e sociali, ora gli artisti cercano semplicemente di lasciar parlare le cose, sottolineandone l’armonia e l’equilibrio. Che cosa si cerca di ottenere, infatti, con le lotte degli anni sessanta? Libertà, pace e autonomia. E che cosa c’è di più libero della presentazione di elementi puri, privi di significati politici, sociali o religiosi?  


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Arte Povera è bellezza dei materiali naturali, è forza di gravità, è vita, è tensione fisica, è reazione chimica, è energia mentale. Arte povera è un movimento artistico italiano degli anni ‘60, i cui artisti usano materiali “poveri”, cioè pietre, legno o carta, uniti ad altri industriali come vetro, specchio e acciaio. Questi materiali non sono assemblati per rappresentare qualcosa, ma vengono presentati dagli artisti così come sono. Cosa vogliono dirci? Gli artisti del movimento Arte Povera vogliono mostrarci le relazioni tra le cose e lo spazio che occupano. Siamo negli anni sessanta, un periodo di protesta e di ribellione durante il quale, nel mondo dell’arte e non solo, si cerca di fare qualcosa di totalmente rivoluzionario. Stufi di un’arte che urla messaggi politici e sociali, ora gli artisti cercano semplicemente di lasciar parlare le cose, sottolineandone l’armonia e l’equilibrio. Che cosa si cerca di ottenere, infatti, con le lotte degli anni sessanta? Libertà, pace e autonomia. E che cosa c’è di più libero della presentazione di elementi puri, privi di significati politici, sociali o religiosi?  


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